IL GRUPPO ARCHEOLOGICO ETRURIA
GAE

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Il Gruppo Archeologico Etruria (GAE) è un gruppo di volontari che si è formato nel 1986 per coadiuvare la Soprintendenza per i Beni Archeologici nell’attività di tutela con sopralluoghi e ricognizioni sul territorio comunale di Sarteano. L’attività di quegli anni trovò il suo apice nello scavo dell’insediamento romano della Peschiera Giannini in collaborazione con la facoltà di Architettura dell’Università di Firenze e nel 1989 con l’organizzazione della mostra “Sarteano Etrusca. Collezionismo antiquario e scoperte archeologiche ottocentesche” che riportò sul territorio alcuni materiali di Sarteano dispersi in musei italiani.  

Il GAE è stato poi “rifondato” nel 1996 quando l’interesse locale per le tematiche archeologiche fu stimolato dal progetto di allestimento del locale Museo Civico, la cui inaugurazione nel settembre 1997 vide in contemporanea un fervore di attività di scavo che incrementò notevolmente il patrimonio del nascente Museo. 

Nel 1996 furono riportate alla luce una serie di tombe a camera di epoca ellenistica scavate nella roccia in località Mulin Canale; molti rinvenimenti furono fatti in quell’anno anche nell’adiacente necropoli di Macchiapiana-Solaia dove fra gli altri reperti furono recuperati anche i resti di due canopi.

Il 1997 è stato un anno importante in quanto fu rinvenuta una tomba dipinta nella necropoli della Palazzina e tutto il sepolcreto di tombe a camera di V- VI secolo a.C. e quelle superiori di epoca romana. I bellissimi reperti lì rinvenuti sono ora esposti nel Museo e formano una delle sale più significative dell’esposizione. 

Successivamente, oltre a riprendere le ricognizioni del territorio per la redazione della carta archeologica, il GAE ha compiuto ricerche in località Albinaia, sede di un’importante se pur povera necropoli di prima metà del VII a.C.

Dal 2001 al 2011 è stata indagata con successo la necropoli delle Pianacce, con tombe a camera che vanno dalla fine del VI all’epoca romana. Lo scavo si è svolto su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; il concessionario era il Sindaco di Sarteano, la direzione scientifica era del direttore del Museo e lo scavo è stato condotto interamente con la manodopera del GAE, quindi come sempre con costi prossimi allo zero. Questo modello, piuttosto peculiare in Italia, ha permesso ritrovamenti straordinari, con una spesa irrisoriae ha portato alla messa in luce di uno dei siti più importanti dell’Etruria settentrionale interna.

Il 2003 infatti è stato senza ombra di dubbio l’anno più fortunato per il Gae poiché nel corso dell’annuale campagna di scavo nella monumentale necropoli delle Pianacce, l’11 ottobre è stata rinvenuta la “Tomba della Quadriga Infernale”, una delle scoperte più significative nel campo dell’etruscologia degli ultimi decenni. 

Tra il 2007 e il 2009 è stata poi portata alla luce un'area sacra: un grande podio-altare destinato ai rituali funebri, collegato con tre ipogei sottostanti, anch’esso un unicum in Etruria.


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